Discografia
Album delle Nove Lune
2015 | Piano solo
E’ la mia ultima esperienza pianistica, sia in termini compositivi (musica dedicata al Piano) che interpretativi.
Sono molto legato a questa raccolta di brani di cui ognuno assapora atmosfere le quali rimandano a fenomeni della mia esperienza musicale.
Vengono qui toccati elementi appartenenti a compositori e musicisti cari alla mia formazione, classici e contemporanei, re-immaginati e filtrati dalla mia sensibilità.
Un lavoro tutto da ascoltare dunque.
ALTE ZEIT
1999 | Piano solo
E’ l’ulteriore definizione di opera “aperta”. Inizialmente era stata concepita come prosecuzione ideale della terza parte della Variante Island. Poi, in seguito, ha preso corpo sviluppandosi in modo autonomo.
E’ innegabile però che il percorso compositivo delle due composizioni, si fonde in una idea unica: Un “work in progress” in continua evoluzione, iniziato nel 1996 e tuttora in fase di ulteriore e continuo sviluppo.
ATLANTE MARINO
2004-2005 | Opera
Altra composizione nata dalla collaborazione di Giorgio Tosi (autore delle musiche) con Renzo Franzini (autore dei testi). Le voci narranti sono di Marco Morellini e Francesca Stimme (un condensato di più voci). Si tratta di una rappresentazione in tre quadri: Atlante marino è tratto dal poema acque, seconda parte di una trilogia che inizia con le luci e si conclude con il libro delle case celesti. In quanto opera, la parte tratta dal poema, è stata presa per mano e fatta felicemente dimagrire.
2006 | Piano solo
E’ una invasione inattesa. Il titolo è plasmato in rapporto al carattere del brano musicale, velocissimo, nervoso, aggressivo, scritto espressamente per concludere. In questa composizione viene evidenziato il “gesto”, da intendersi come slancio nella sua volontaria invadenza. Blitz, proprio per le sue caratteristiche sopraccitate, vuole essere anche un omaggio al grande compositore Robert Schumann.
COMPUTER MUSIC VOL.1
2007 | 3 brani per elettronica
Ciclo di opere dedicate alla musica elettronica. Si tratta di musica applicata all’immagine, espressamente composta per supportare suggestioni visive quali: mostre di pittura, installazioni, proiezioni filmografiche, eventi in cui sia richiesta una particolare e adeguata collocazione musicale ciclica e iterata.
I Volumi 1, 2 e 3 sono stati racchiusi in un esclusivo cofanetto di 3 cd disponibili in edizione limitata (9,90€+2€ di spedizione). Dal 2012 disponibili i Volumi 4,5,6.
COMPUTER MUSIC VOL.2
2007 | 3 brani per elettronica
Ciclo di opere dedicate alla musica elettronica. Si tratta di musica applicata all’immagine, espressamente composta per supportare suggestioni visive quali: mostre di pittura, installazioni, proiezioni filmografiche, eventi in cui sia richiesta una particolare e adeguata collocazione musicale ciclica e iterata.
I Volumi 1, 2 e 3 sono stati racchiusi in un esclusivo cofanetto di 3 cd disponibili in edizione limitata (9,90€+2€ di spedizione). Dal 2012 disponibili i Volumi 4,5,6.
COMPUTER MUSIC VOL.3
2009 | 3 brani per elettronica
Ciclo di opere dedicate alla musica elettronica. Si tratta di musica applicata all’immagine, espressamente composta per supportare suggestioni visive quali: mostre di pittura, installazioni, proiezioni filmografiche, eventi in cui sia richiesta una particolare e adeguata collocazione musicale ciclica e iterata.
I Volumi 1, 2 e 3 sono stati racchiusi in un esclusivo cofanetto di 3 cd disponibili in edizione limitata (9,90€+2€ di spedizione). Dal 2012 disponibili i Volumi 4,5,6.
COMPUTER MUSIC VOL.4
2010 | 3 brani per elettronica
Ciclo di opere dedicate alla musica elettronica. Si tratta di musica applicata all’immagine, espressamente composta per supportare suggestioni visive quali: mostre di pittura, installazioni, proiezioni filmografiche, eventi in cui sia richiesta una particolare e adeguata collocazione musicale ciclica e iterata.
I Volumi 1, 2 e 3 sono stati racchiusi in un esclusivo cofanetto di 3 cd disponibili in edizione limitata (9,90€+2€ di spedizione). Dal 2012 disponibili i Volumi 4,5,6.
COMPUTER MUSIC VOL.5
2011 | 3 brani per elettronica
Ciclo di opere dedicate alla musica elettronica. Si tratta di musica applicata all’immagine, espressamente composta per supportare suggestioni visive quali: mostre di pittura, installazioni, proiezioni filmografiche, eventi in cui sia richiesta una particolare e adeguata collocazione musicale ciclica e iterata.
I Volumi 1, 2 e 3 sono stati racchiusi in un esclusivo cofanetto di 3 cd disponibili in edizione limitata (9,90€+2€ di spedizione). Dal 2012 disponibili i Volumi 4,5,6.
COMPUTER MUSIC VOL.6
2011 | 3 brani per elettronica
Ciclo di opere dedicate alla musica elettronica. Si tratta di musica applicata all’immagine, espressamente composta per supportare suggestioni visive quali: mostre di pittura, installazioni, proiezioni filmografiche, eventi in cui sia richiesta una particolare e adeguata collocazione musicale ciclica e iterata.
I Volumi 1, 2 e 3 sono stati racchiusi in un esclusivo cofanetto di 3 cd disponibili in edizione limitata (9,90€+2€ di spedizione). Dal 2012 disponibili i Volumi 4,5,6.
DAS NAMENLOSE
2014 | elettronica
Il senza nome, una metafora dell’uomo sconosciuto. Anche in questo caso l’esperienza vissuta nel produrre i sei volumi di Computer Music ha dato luogo a una propagine, sempre nell’uso di elementi tecnico – espressivi riconducibili all’uso sia acustico che elettronico.
Il luogo degli eventi sconosciuti ospita Das namenlose che, nella letteratura ha suggestionato non pochi scrittori e registi: vedi Herzog con il suo film; L’enigma di Kaspar Hauser.
Un viaggio dunque all’insegna della ricerca di se stessi e la musica, di nuovo, si fa portavoce del mistero suddetto.
Due della notte
1992 | piano solo
I due brani composti nel 1992 segnano un punto importante nel mio percorso compositivo. Si trovano infatti ad essere testimoni di un mio passaggio stilistico e non solo, da ciò che era prima il mio pensiero musicale, più incline all’utilizzo cromatico (vedi composizioni quali: Improvviso, Blu e i due Notturni ) ad una visione musicale più confacente alla mia personalità e al credo che perseguo tuttora.
Il primo dei due brani porta in dote una intensa carica agonistica, con orgoglio manifesto. Il secondo, più evocativo, fa da contraltare e dispiega la sua natura più espressiva e sognante.
FLASH BACK
2007 | piano solo
(da: ripercorrere, appunto) sono cinque pezzi retrospettivi, solo nell’idea naturalmente, tendenti a offrire istantanee di vita già vissuta, anche in senso filmico. Sono presenti rimandi ad alcuni grandi compositori del passato (non in forma nostalgica). Si cerca di tornare allo spirito del The Book of broken Tales, vi si trovano dei tratti a volte molto somiglianti, soprattutto per ciò che riguarda la freschezza e la felicità d’invenzione.Il quarto brano sembra Bach sottoposto a “granulazione”, dall’omonima pratica di sintesi; il secondo vive di immagini ancestrali, in terra di Wagner. Il quinto, lentissimo e quasi senza tempo, si riconcilia col mondo.
FLÜCHTIG IST DIE ZEIT
2008 | piano solo
La composizione è stata suggerita all’autore da questa poesia di Gleim Johann Wilhelm Ludwig intitolata An Leukon (Omaggio ad Alban Berg): Cogli le rose, le rose fioriscono / Domani non è oggi! / Che neppure un’ora ti sfugga. / Fuggevole è il tempo! / Bevi, bacia! Oggi / E’ l’occasione. / Sai tu dove sarai domani? / Fuggevole è il tempo! / Già spesso ha rimorso / Il rinvio di una buona azione. / Vivere prontamente è il mio consiglio. / Fuggevole è il tempo!
IL SOGNO DI MADELINE
2000-2003 | Opera: Voce f. Voce m. e 7 strumenti (cl.tast elettr. pf. quartetto d’archi) + elettronica
Tre quadri estratti dall’ Opera complessiva, liberamente tratta da un racconto di E. A. Poe, La caduta di casa Usher. L’organico prevede voci, strumenti acustici e elettronica.
Considerazioni:
La rappresentazione complessiva dell’opera prevede (in scena) due letture parallele. La prima affidata a teatrino di marionette con i personaggi: Madeline, Roderick e l’Ospite. La seconda con personaggi in senso proiettivo, raffigurati dai due cantanti sulla scena.
Personaggi:
Madeline Usher, voce femminile
Roderick Usher, voce maschile
Ospite, voce narrante
IN THE BOWL OF NIGHT
2004 | piano solo
In the bowl of night (Sotto la volta della notte) è costituito da tre pezzi. Un’unica definizione che deriva da un verso riportato da Borges, è la traduzione inglese dell’esordio di una delle quartine di Omar Khayyam, poeta persiano del dodicesimo secolo.
LE LUCI
1996 | Opera: Narratori e elettronica
La composizione nasce dalla collaborazione di Giorgio Tosi (autore delle musiche) con Renzo Franzini (autore dei testi). La voce narrante è di Marco Morellini. Si tratta di musica di fattura sottile, che sembra insinuarsi con un senso quasi nativo negli spazi della trama poetica, in un rapporto che si potrebbe dire osmotico, proprio per la duttilità con cui accenna, sottolinea, ma talora irrompe per poi trasformare l’allusivo commento in più visionario vortice o per suggerire spaziature infinite che il tramite elettronico sembra evidenziare nel suo scorrere evocativo. Un emozionante cammino della memoria da cui affiora un amico scomparso alla ricerca del proprio corpo.
Gian Paolo Minardi
LIED DER ZEIT
2014 | piano solo
An Leukon (Omaggio ad Alban Berg)
Cogli le rose, le rose fioriscono,
Domani non è oggi!
Che neppure un’ora ti sfugga.
Fuggevole è il tempo!
Bevi, bacia! Oggi
E’ l’occasione.
Sai tu dove sarai domani?
Fuggevole è il tempo!
Già spesso ha rimorso
Il rinvio di una buona azione.
Vivere prontamente è il mio consiglio.
Fuggevole è il tempo!
Gleim, Johann Wilhelm Ludwig
TRIEL
2012| piano solo
In Triel sono tornato ad una articolazione ternaria dei brani, come lo erano In the bowl of night. I tre brani sono in rapporto di equilibrio formale tra loro: determinato e invadente il primo, calmo e sognante il secondo e ostinato, deciso e con molto carattere il terzo. La tripartizione di una o più idee compositive ci riporta inevitabilmente al passato, a una visione di perfezione formale perseguita e praticata con accanimento da molti compositori ( vedi Sonata o le forme da essa derivate ). La composizione riconduce ad altre mie composizioni pianistiche e qui, il gioco pare farsi davvero interessante nello scoprire frammenti di memoria, sparsi nella mia copiosa produzione pianistica.
Movimento Verso un Tempo Che Ritorna
1995 | pianoforte e orchestra
Movimento Verso un Tempo Che Ritorna trae spunti e suggestioni da presenze importanti del recente passato e come dice il titolo, la realizzazione di una continuità tra passato, presente e futuro. Il Concerto non è suddiviso in più tempi come nella prassi classica, ma si articola all’interno di un unico svolgimento: Un grande respiro del quale l’ascoltatore volenteroso, fra gli innumerevoli episodi e transizioni, può trovare la tripartizione di una stessa idea variata. Il lavoro prevede alcune zone di luminosità improvvisativa affidate al pianoforte, sorretto dalla timbrica elettronica, instaura sin dalle prime fasi un ricercare intimo, a volte “esteriore”, sviluppando il principio musicale sempre in senso variativo. Il Concerto è dedicato a Camillo Togni.
NELL’ORA DEL SERENO SAPERE
1995 | piano solo
E’ un brano dimenticato, tale sembra essere il suo destino all’interno della mia produzione musicale pianistica. Ha avuto origine nel 1995, in occasione di un anniversario a me molto caro e, da allora non ha avuto ulteriori esecuzioni se non quella impressionata in questo CD. La composizione traduce in sé desiderio di affermazione di sani principi interiori, i quali si manifestano anche con slanci tuttavia, privi di contenuto drammatico, rivolti semmai verso una tranquillità (serenità, come cita il titolo), nel senso più autentico e personale.
PRELUDI I / MYEIN
2007| piano solo
Composizioni per pianoforte. Il ciclo completo è formato da 12 preludi suddivisi in due volumi. Seguono una logica differenziazione dei brani, caratterizzati come nella letteratura musicale classica, da Chopin a Debussy per citare due esempi illustri, da freschezza di invenzione e “libertà” nella scelta della disposizione e nella concezione formale generale.
Mysterion
2012| piano solo
Mysterion, porta in dote una particolare insistenza sul modo gregoriano autentico (misolidio), trasportato in SI con la relativa finalis. Il brano si misura con la scala maggiore melodica e il tutto si manifesta in una convivenza tra: sensibile modale e sensibile tonale. La composizione potrebbe dar luogo ad una interpretazione di tipo minimalista, in realtà, non è in questa direzione l’obiettivo su cui è incentrato l’interesse estetico – formale. Piuttosto una ricerca di un tipo di essenza, di realtà illusoria, da qui il titolo inteso non certo con significato inquietante ma, semplicemente, il trovare un assetto verso una introspezione serena e rassegnata. Il brano è suddiviso in tre parti, di cui la terza ed ultima richiede spazio a più mistica tranquillità.
LUCI OLTRE CONFINE
2015 | Musica elettronica
Luci oltre confine mi ha riportato a una dimensione acustico – elettronica, già affrontata ampiamente nei precedenti sei volumi di Computer Music. Il centro di questo lavoro è legato indissolubilmente al primo brano: Dentro i sogni dell’acqua che dorme .
L’uso del Piano Rhodes dà un’impronta sognante, in perfetta simbiosi con gli eventi elettronici i quali accompagnano il tutto formando una sintesi cercata sulla “leggerezza”, vedi appunto il titolo stesso.
L’origine del lavoro è da cercarsi nell’ultimo verso di una poesia di Charles d’Orléans, trasformata da Debussy nelle Trois Chansons de France.
PRELUDI Vol. 1 e 2
2009-2010 | piano solo
Composizioni per pianoforte. Il ciclo completo è formato da 12 preludi suddivisi in due volumi. Seguono una logica differenziazione dei brani, caratterizzati come nella letteratura musicale classica, da Chopin a Debussy per citare due esempi illustri, da freschezza di invenzione e “libertà” nella scelta della disposizione e nella concezione formale generale.
Take all my loves
2012 | piano solo
Take all my loves, è l’espressione di un ritrovato desiderio, quello di riprendere la composizione di un pensiero musicale di largo respiro, come lo è stato del resto per la Variante Island 1-2-3.
L’idea di non poter esprimere, anche in questo caso, un concetto musicale se non sotto forma di ampi episodi i quali, rimandano a se stessi, nella loro concatenazione, il principio variativo.
La variazione diventa qui il veicolo principale a supporto dell’intero lavoro musicale. Suggestione del titolo è ricavata da un sonetto di Shakespeare.
Per ulteriori chiarimenti vedi Variante Island 1-2-3.
TEASING YOU / OUT OF BREATH
2009 | piano solo
Provengono dalle esperienze pianistiche precedenti ed in particolare alla composizione: Flüchtig ist die Zeit e ne proseguono i tratti distintivi sia nel carattere che nella dimensione costruttiva. Di più ampio respiro il primo e intimo e apprensivo il secondo. Ripercorrono zone emozionali affini e ne condividono l’esperienza, l’intensità espressiva, per divenire nel contempo due compagni ideali all’interno del mio variegato percorso musicale pianistico.
The Book of Broken Tales
1991 | piano solo
The Book of Broken Tales è formato da ventun brevi pagine che compongono un universo intarsiato di prelibatezze sonore e di pensieri musicali arditi, più decisamente espressi, sembra appunto lasciar trasparire un senso di conquistata libertà. Non è del resto difficile ritrovare in questi 21 Pezzi le stesse ragioni che l’artista va da diversi anni distillando dalla tastiera del Pianoforte: E forse lo stesso termine, ragione, è improprio rispetto a un tipo di erraticità immaginativa che pur lucidissima nelle premesse, trova poi la sua vita segreta nella stupefazione del suono.
Gian Paolo Minardi
Preludio all’Aurora
2012| piano solo
Preludio all’Aurora, trae suggerimento da un concerto da me tenuto nell’aprile 2012, il quale aveva come titolo “ Preludi all’Aurora”, con l’esecuzione dei due volumi dei preludi per pianoforte. La composizione ha delle analogie con un mio brano per piano scritto nel 2008 Fuggevole è il tempo. Le due composizioni hanno in comune l’inserzione di un canto (Lied) come componente strutturale che, nel caso di Fuggevole…. è il “Lied der Zeit” come ultima propagine della composizione. In Preludio all’Aurora il Lied è inserito all’interno del brano, – la composizione dentro la composizione – così si potrebbe definire.
THE OTHER SEVEN
2013| piano solo
Gli altri sette, in punta di piedi, tale è la definizione di questi piccoli brani concisi, aforistici, a volte al limite dell’udibile, concepiti subito dopo le grandi campate del: Take all my loves. Queste sette miniature si pongono nella regione opposta alle grandi articolazioni formali e, non a caso, scaturiscono proprio dalla saturazione ad esse dovuta, quasi un voler smaterializzare ciò che pochi giorni prima era come preminente, il sentimento opposto, quello appunto della forma aperta, in divenire.
VARIANTE ISLAND Part.1
1996| piano solo
Composizioni per piano solo. La Variante Island si articola in tre movimenti. Le tre parti appartengono ad un unico progetto, una composizione pianistica di grande respiro e spessore. La Variante trova la sua geografia in “Island”, isola di pensiero dove le idee compongono disegni incantatori, spazi preferenziali nei quali trovare ancora le tracce di ciò che oggi sembra irrimediabilmente perduto come la poesia, l’arte, etc… Isola/e, come disegno geografico, una carta nautica (dei concetti) per definire i “luoghi” dove i nostri pensieri preziosi possono collocarsi e stare al sicuro in una geografia sospesa.
VARIANTE ISLAND Part.2
1997| piano solo
La Variante Island si articola in tre movimenti (Variante Island I – II – III). Le tre parti appartengono ad un unico progetto, una composizione pianistica di grande respiro e spessore. Così viene riportato il commento o suggestione dell’autore stesso: la Variante trova la sua geografia in Island, isola di pensiero dove le idee compongono disegni incantatori, spazi preferenziali nei quali trovare, ancora le tracce di di ciò che oggi sembra irrimediabilmente perduto come la poesia, l’arte, etc… Isola/e, come disegno geografico, una carta nautica (dei concetti) per definire i “luoghi” dove i nostri pensieri preziosi possono collocarsi e stare al sicuro in una geografia sospesa.
VARIANTE ISLAND Part.3
2001| piano solo
La Variante Island si articola in tre movimenti (Variante Island I – II – III). Le tre parti appartengono ad un unico progetto, una composizione pianistica di grande respiro e spessore. Così viene riportato il commento o suggestione dell’autore stesso: la Variante trova la sua geografia in Island, isola di pensiero dove le idee compongono disegni incantatori, spazi preferenziali nei quali trovare, ancora le tracce di di ciò che oggi sembra irrimediabilmente perduto come la poesia, l’arte, etc… Isola/e, come disegno geografico, una carta nautica (dei concetti) per definire i “luoghi” dove i nostri pensieri preziosi possono collocarsi e stare al sicuro in una geografia sospesa.